154. -- DENSITÀ DELLA POPOLAZIONE NEL WÜRTTEMBERG NEL 1875.
La zona di rocce giurassiche, assai stretta nel luogo, dove l’Aar ed il Reno l’attraversano, per volgere insieme verso occidente, s’allarga grado a grado e si allontana dalla Foresta Nera. Al nord del Danubio e dell’altipiano della Baar, il Giura svevo, già limitato dalla parte d’ovest dal Neckar nascente, innalza le sue più alte vette, talune delle quali oltrepassano 1,000 metri. Da queste si può scorgere, su tutta una metà dell’orizzonte, l’immenso anfiteatro delle Alpi e della Foresta Nera: dall’una delle vette, attraverso alla breccia dello Schwarzwald, si scorge pure, ad occidente, la catena dei Vogesi.
L’altezza delle creste e delle cupole, che la ferrovia da Stuttgart al Danubio attraversa all’altezza notevole di 916 metri, s’abbassa a poco a poco nella direzione di nord-ovest. Il Giura tedesco differisce molto dallo svizzero e dal francese, non per le sue stratificazioni, ma per il suo aspetto generale. Invece di comporsi, come il Giura propriamente detto, di grandi catene parallele, le quali innalzano i loro più alti declivî dalla parte di sud-est, mentre a nord-ovest si abbassano con pendici lievemente inclinate, esso si presenta sotto forma di un altipiano appena ondulato, il quale precipita per circa 300 metri verso il bacino del Neckar e dipende più dolcemente verso il Danubio: poche rupi soltanto si spingono bruscamente a strapiombare sul fiume o sui suoi affluenti. I dorsi superiori, che consistono in giura bianco, sono coperti di pietre, tra le quali germoglia una magra erba; in poche cavità della superficie sgorgano fontane; il rude clima di quelle alture non consente di coltivare le piante delle campagne inferiori laddove il suolo sarebbe abbastanza umido per nutrirle, ed il vento freddo che soffia libero sulle alture del Giura ritarda la vegetazione.
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