(3) Tra i fossili scoperti nelle stratificazioni di Solenhofen vi sono tre esemplari dello strano archæopteryx, mezzo rettile e mezzo uccello, tanto curioso come animale di transizione nella serie degli esseri: il meglio conservato di questi fossili si trova adesso nel museo di Berlino. Ne’ monti del Giura della Franconia le grotte si contano a centinaia, e sono piene in gran parte di una sottile argilla, nella quale si trovano in gran quantità i resti di animali di razze estinte, specialmente della iena e dell’orso delle caverne, mescolati in qualche luogo ad ossa umane. La caverna di Gailenreuth è il più conosciuto di tutti questi antri nel mondo geologico. Migliaia di altre grotte restano ancora a studiare e racchiudono certamente grandi tesori per la scienza. Sono indicate alla superficie da baratri, conosciuti ordinariamente col nome di Schauerlöcher o Wetterlöcher e che il popolo crede siano stati cagionati dal fulmine.(4)
Se le grandi Alpi non occupano che una piccola estensione della Baviera,(5) i loro detriti si estendono a più di 150 chilometri verso il nord, anche al di là del Danubio. La lenta distruzione delle alte montagne ha servito a formare il suolo di tutta una metà della Baviera: sopra uno spessore sconosciuto, tutta la regione delle pianure, designate in Germania col nome di altipiano bavarese per causa della loro altezza relativa, si compone di massi, di ciottoli, di sabbie e di argille, che derivano dalle vette diminuite e persino scomparse dei grandi massi alpini.
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