Il lago di Chiem, al quale la grande estensione meritò il nome di «mare Bavarese» trovasi tutto nella pianura ed anzi in molti luoghi continua con spiagge palustri e giuncheti, che ne rendono difficile l’approccio; parecchi massi erratici sono caduti in esso e tre isole emergono dalle sue acque, in una delle quali Herrenwörth, coperta di boschi, si è costruito il più sontuoso castello reale della Baviera.(7)
I laghi attuali della Baviera superiore non sono che un piccolo avanzo delle acque dolci, che ricoprivano altra volta il paese: vaste paludi si estendono ancora in molti luoghi dell’altipiano, e le loro rive incerte ricordano vagamente gli antichi orli. Anche a nord di Monaco si sviluppano in lunghe striscie torbiere o «möser,» parallele al corso dell’Isar e dell’Amper, per le quali defluiscono le acque sovrabbondanti. Questi bacini umidi impedirono per lungo tempo la colonizzazione del paese; i rari villaggi erano edificati sopra monticelli che furono già isole, e gli abitanti, deboli, macilenti e magri, come il loro bestiame,(8) facevano testimonianza della vita miserabile, che dovevano menare in quella regione palustre. Ai dì nostri, grandi lavori di prosciugamento hanno affatto cambiata l’apparenza di alcune torbiere trasformandole in terreni coltivati, e bei villaggi sono stati costruiti in un suolo già mobilissimo; tuttavolta i lavori di migliorìa sono ancora lontani dall’esser compiuti, e per un bizzarro contrasto la Baviera ha sempre la sua popolazione più rada nei dintorni immediati della capitale, al sud di Freising.
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