L’umidità del suolo contribuisce ad aumentare le nebbie, uno dei grandi incomodi del paese, al quale l’altitudine e l’esposizione ai venti del Nord dànno un clima freddo e disuguale.(9) Le nebbie del Danubio, là dove il fiume attraversa la grande depressione paludosa chiamata il Donau-Ried, sono divenute celebri in Baviera per parecchi proverbi locali. Nelle città della provincia di Schwaben e Neuburg, che comprende queste basse regioni, il numero dei coscritti riformati è di circa 52 su 100.(10)
I diversi fiumi che discendono dalle Alpi verso il Danubio si rassomigliano tutti per il loro regime torrenziale e per la natura del terreno che attraversano. Questi fiumi, talvolta gonfiati dallo sciogliersi delle nevi o dalle grandi pioggie, tal’altra ridotti a piccolissimi fili d’acqua dalle siccità, non trovano alcuna resistenza nelle sponde ghiaiose, che li reggono e le abbattono qua e là, stendendole in campi di ghiaie, che poi sono disparsi dalle acque, e lavorando sempre a scavarsi un nuovo letto. In nessuna parte presentano uno spazio eguale tra le due rive o un canale di profondità uniforme; il Lech, la cui larghezza media è di 60 metri, ne ha quasi 1,000 al confluente della Wertach al disotto di Augusta. Tutti questi fiumi subirono grandi mutamenti nel loro corso, specialmente l’Isar, che si crede fosse un confluente dell’Inn: all’uscita dalla sua valle di montagne, esso passava ad est nella profonda depressione percorsa oggi dal fiume Mangfall, e s’univa all’Inn nel punto, in cui si trova la città di Rosenheim.
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