160. -- AUGUSTA.
I fiumi bavaresi non formano un grande ostacolo per la massa delle loro acque, ma i vasti campi di ciottoli, che essi hanno rotolati e disposti ad isole più o meno grandi, le loro inondazioni frequenti, i cambiamenti del loro letto, le numerose paludi, nelle quali le loro acque si spandono, resero sino a questi ultimi tempi piuttosto difficili le comunicazioni dall’uno all’altro versante e prolungarono di assai, in mezzo alla pianura, l’aspetto incolto e selvaggio della montagna:(11) indi la loro grande importanza nelle guerre come linee strategiche. Ad eccezione dell’Isar, il fiume bavarese per eccellenza, le cui rive sono popolate da abitanti della stessa razza, i grandi corsi d’acqua della Baviera superiore, l’Iller, il Lech, l’Inn, sono diventati frontiere etnologiche. Quasi tutti i villaggi sono stati edificati, non già presso all’acqua, ma sulle alture, che separano i bacini, e quindi anche le strade principali riuscirono tracciate lontano dai corsi di acqua, parallelamente alle valli. In parecchi luoghi però speciali vantaggi determinarono l’origine di città in riva ai fiumi, e ne seguì in cotal modo un fenomeno d’interferenza tra contrarie leggi. Augusta ne è un notevole esempio. Questa città è situata all’estremità delle terre superiori del Lechfeld, che separano il Lech dalla Wertach, e per conseguenza laddove proprio si congiungono le valli; ma tutto all’intorno i villaggi sono piuttosto lontani, sulle alte colline che dominano i bassi fondi palustri.
| |
Isar Baviera Iller Lech Inn Lechfeld Lech Wertach
|