Il Bavarese è casalingo; viaggia poco, non va in paese straniero, e d’altronde gli immigranti sono poco numerosi in Baviera:(23) l’industria ed il commercio non hanno tale sviluppo da attirare molti operai e commercianti, e non è nelle sue grandi città che gli avventurieri vanno a cercare la loro fortuna.
Circa tre quarti dei Bavaresi sono cattolici: gli abitanti dell’altipiano serbarono quasi senza eccezione l’antica religione: così quelli della regione del Meno sono in grande maggioranza cattolici; ma una regione protestante, da Norimberga agli altipiani della Svevia, occupa la parte centrale del regno. Negli stessi circoli si sono stabiliti in maggior numero gli israeliti.(24) Nei distretti, in cui gli abitanti sono divisi nelle due religioni, nel Riens per esempio, cioè nei dintorni di Nordlingen, cattolici e protestanti si distinguono fra loro dal modo di vestire. I primi preferiscono i colori chiari, mentre i secondi scelgono le tinto oscure; il cappello della cattolica è ornato di nastri gialli e verdi, quello della protestante di nastri neri; il novizio della vecchia religione porta ancora la veste rossa, il riformato l’ha lasciata.(25) Nelle antiche case cattoliche parecchi simboli attestano la religione degli abitanti: una tavola è disposta in guisa di altare e sormontata da un crocifisso circondato da fiori e da immagini: una colomba di carta, rappresentante lo «Spirito Santo» è sospesa al disopra della tavola; la biancheria è marcata colle iniziali dei tre Re, Gaspare, Melchiorre e Baldassare, ed il nome di Gesù e di Maria sono scritti sulle porte e sui mobili.
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