Sventuratamente anche là la censura ne ha fatte delle sue; per non voler correggere le rappresentazioni dei villaggi, le ha puramente e semplicemente vietate: in diversi luoghi, le scene, i velarî e tutti gli attrezzi del teatro sono stati comperati dai preti dei villaggi e bruciati come oggetti maledetti.
La valle superiore del Danubio ha alcune città situate al di-fuori della Baviera. A Tuttlingen, popolata di calzolaj e di fabbricanti di coltelli, il Danubio è ancora un ruscello, ma l’attraversano parecchie strade, fra le quali quella, che unisce l’alto Neckar a Sciaffusa ed al lago di Costanza. Un’altra città industriale del Württemberg, Ebingen, è situata in pieno Giura, all’origine del torrente della Schmiekna, la cui acqua va a mescolarsi al Danubio, al disotto di Sigmaringen, elegante capitale del territorio prussiano di Hohenzollern.
Ulma è la più grande città del Württemberg danubiano, ma il suo sobborgo, fondato nel 1821, Nuova-Ulma, è gia sul territorio bavarese, ed ivi comincia il movimento di navigazione sul fiume. Ulma è una piazza strategica di grande importanza, per causa di tutte le vie naturali che vengono a convergere a questo porto fluviale; perciò fu spesso assediata e più volte presa; le fortificazioni, che circondano adesso le due città, sul territorio dei due regni, non costarono meno di sessantadue milioni di franchi dal 1843 al 1857, e dopo quell’epoca furono ancora ingrandite, per modo da formare un vasto campo trincerato, in cui possono ripararsi perfettamente centomila uomini e che si appoggia alla formidabile cittadella corazzata di Wilhelmsburg; trovasi in una collina, nel luogo stesso, dove il generale austriaco Mack, chiuso da Ney, dopo la vittoria d’Elchingen, si arrese ai Francesi nel 1805 con tutto il suo esercito.
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