La natura del suolo spiega questo fenomeno. Nella valle superiore del Danubio, le grandi paludi si estendono principalmente lunghesso la riva destra e da quella parte si allargano pure, nei loro letti di ghiaie, le acque discese dalle Alpi: contadini, monaci, signori, cittadini preferiscono di costruire le loro dimore sulla riva più alta e meno mutevole, formata dalle ultime terrazze del Giura. A Ratisbona, tutto cambia, la vita passa dalla riva settentrionale alla meridionale. Troppo ristretti nell’angusta striscia di terreno, che si estende alla base del Baierscher Wald, gli abitanti della valle si stabilirono dall’altra parte del fiume, nelle pianure più vaste e più fertili della zona alpina: perciò la catena delle città, dei villaggi, dei conventi e dei castelli si sviluppa di preferenza, adesso, lunghesso la riva destra.
      Al disotto di Nuova Ulma e di Günzburg, l’antica Guntia, Dilingen o Dillingen è la prima città bavarese di qualche importanza sulla riva sinistra del fiume; ma perdette nel 1804 la sua università, fondata alla metà del secolo decimosesto. Dilingen è frequentemente citata nella storia delle guerre, come la sua vicina Hochstadt ed il villaggio di Bilindheim, più conosciuto sotto il nome erroneo di Blenheim, che gli dettero gli storici inglesi dopo la grande vittoria riportata nel 1704 sui Francesi e sui Bavaresi da Marlborugh e dal principe Eugenio: l’anno precedente era seguita un’altra battaglia, in cui il maresciallo de Villars era riuscito vincitore; finalmente Moreau v’inflisse nel 1800 una sconfitta agli Austriaci.