La città fu costruita là dove era facile traversare il fiume al disopra della grande palude del Danubio (Donau-Moos), ora coperta da campi coltivati. Al disotto di questa stessa pianura palustre, in un luogo dove il Danubio è di nuovo facile a passare, si è fondata un’altra città: Ingolstadt, piazza forte scelta dal governo per farne il principale arsenale della Germania del Sud. Occupa infatti un’eccellente posizione militare quasi al centro del regno di Baviera ed a mezza via tra le due capitali del paese, Monaco e Norimberga. Ingolstadt fu la sede del primo collegio dei gesuiti fondato in Germania, mentre viveva ancora il Loyola, e di una grande università, altra cittadella dei cattolici, dove al finire del secolo XVI si annoveravano sino a 4,000 studenti.
Al disopra del confluente dell’Altmühl, il Danubio attraversa una specie di porta di ferro, una gola selvaggia che le strade e le ferrovie della valle hanno procurato di evitare e che i Romani avevano scelto come uno dei baluardi per difendere il loro impero contro i Marcomanni. Avanzi di antiche fortezze conosciute sotto il nome di «Muro dei Pagani» (Vallum Hadriani, Heidenmauern), corrono lunghesso i due versanti al disopra di un dirupo alto da 100 a 130 metri; si riconoscono benissimo questi baluardi, sebbene coperti qua e là da cespugli e quasi dappertutto un sentiero ne segue la cresta; quelli della riva settentrionale si connettono alla grande linea di difesa che si dirigeva al nord-ovest verso il Lech. All’uscita del colle, l’Altmühl viene a mescolarsi al Danubio.
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