167. - PASSAVIA.
Sino dal secolo VIII questa città era il centro di resistenza del mondo cristiano contro gli Avari, come Vienna lo fu più tardi contro i Turchi ed i suoi vescovi lavoravano a riconquistare le rive del Danubio. Dovunque nell’Austria attuale, s’innalzano chiese edificate da essi ed il loro dominio spirituale si estendeva sino nell’interno dell’Ungheria. Ma i borghesi di Passavia ridotti ad una stretta obbedienza dai loro vescovi, non hanno potuto mai fare della loro città un centro di commercio e d’industria, paragonabile a Ratisbona o a Norimberga, e d’altronde le montagne che s’innalzano da tutte le parti, non lasciavano loro un raggio di popolazione sufficiente. Adesso Passavia è una città di frontiera e segna verso l’Austria-Ungheria i confini della Baviera, come al tempo dei Romani segnava quelli della Vindelicia e del Noricum.(35)
La capitale della Baviera Monaco (Munich o München), sorge verso la metà del corso dell’Isar, il fiume bavarese per eccellenza. Certo l’area sulla quale fu fabbricata, non ha nulla di notevole quanto a vantaggi naturali. Alcuni affluenti sotterranei dell’Isar rendono il suolo umido;(36) grandi paludi si estendono nei dintorni ed il resto della pianura non è molto ferace. Il fiume che passa a Monaco, è torrenziale e può servire soltanto al trasporto del legname. Il clima locale è aspro e umido; i paesaggi dei dintorni sono montani e devono la loro bellezza soltanto ai boschi superiori ed alla vista delle Alpi lontane. Se non altro il sito di Monaco divideva il vantaggio, con tutto il bacino dell’Isar, di un facile accesso e quello di trovarsi nel territorio di un popolo omogeneo, che aveva avuto per secoli lo stesso sviluppo storico.
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