Su questo altipiano della Baviera superiore, qualunque città, scelta per capitale, si sarebbe sviluppata come Monaco, perchè in uno spazio senza ondulazioni notevoli, senza strade naturali, la posizione delle grandi città viene determinata dai punti dove l’uomo fa incrociare le strade. Nel villaggio di Monaco il capriccio di un Duca, Enrico il Leone, trasportò nel 1156, il deposito del sale, la dogana, la zecca che erano in un altro borgo; poi, a metà del secolo XIII, Monaco fu scelta per residenza ducale e da tutte le parti della Germania del Sud, i mercanti impararono a conoscerne la strada. Pure la popolazione aumentò lentamente; era di 20 mila abitanti nel 1580 e solo di 40 mila nel 1801; ma nel corso di questo secolo quintuplicò, grazie specialmente alle ferrovie, che ne fecero uno dei grandi centri della Germania e soppiantarono le strade incerte dei fiumi. Monaco diventò il principale mercato dei cereali dell’Europa tedesca. È pure una delle città dove gli stranieri affluiscono in maggior numero, per contemplare i suoi monumenti e visitare le sue gallerie di quadri.
168. -- MONACO.
Infatti il re Luigi I e suo figlio Massimiliano, ebbero cura d’innalzare costruzioni di tutti gli stili e di trasformare così la loro residenza in un vasto museo d’architettura. Nel nuovo quartiere, le cui strade tagliate ad angolo retto si estendono a nord-ovest dell’antica città, s’innalzano edifici a colonne greche di ordine dorico, ionico e corintio; non lungi dai Propilei, costruiti in onore dell’indipendenza greca, sorge una basilica italiana del secolo XVI adorna di affreschi bizantini e un arco di trionfo, imitato da quello di Costantino, termina uno dei grandi viali al nord della città. Nel sobborgo d’Au sulla riva destra dell’Isar, s’innalza la guglia traforata di una chiesa copiata sui monumenti della prima epoca gotica.
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