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      Norimberga era perciò al nord del Danubio, la città sorella d’Augusta. Un proverbio attestava l’importanza del suo commercio «la mano di Norimberga si estende per tutto il paese,» Nürnberger Hand geht durchs ganze Land.
      Sebbene situata in una pianura sabbiosa, a pochi chilometri ad ovest delle colline coperte di boschi chiamate le «montagne di Norimberga,» la città ha un bell’aspetto, dominata come è dal suo antico castello e dalle torri che si scorgono da lungi, attraverso il fumo delle officine. Fra le grandi città della Germania, è una di quelle che meglio conservarono l’aspetto delle antiche città libere, dove nel medio-evo si era concentrata tutta la vita industriale, scientifica ed artistica del paese. La città divisa dalla Pegnitz in due parti quasi eguali, è ancora recinta dalle sue antiche mura; ma giardini, orti e prati riempiono i fossati e qua e là nelle fessure delle mura fioriscono gigli e le piante rampicanti addentrano le loro radici. Al disopra delle porte s’innalzano robuste torri rotonde, circondate alla cima da merli sporgenti e sulle colline più alte della città sorgono altre torri disuguali e le costruzioni massiccie del castello fortificato, che fu il palazzo degli imperatori di Germania. Le strade, pulite, ma disuguali e montuose, sono fiancheggiate da case a comignoli elevati, con i tetti traforati da parecchie file di abbaini, e quasi tutte hanno in mezzo alla loro facciata una grande finestra sporgente, adorna di sculture e piena di fiori; graziose fontane gotiche o del Rinascimento, circondate da cancelli lavorati, abbelliscono i mercati e le piazze.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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