Gli abati di Fulda avevano il titolo di «primati di tutte le abazie della Gallia e della Germania.» Ma i monumenti del medio-evo scomparvero quasi affatto e la città deve la sua importanza presente alla sua parte d’intermediaria commerciale tra Francoforte e il bacino del Weser. Ulrico di Hütten è nato in un castello dei dintorni. Tra Fulda e Cassel, in tutta la valle della Fulda, v’è una sola città che abbia più di 5,000 abitanti, l’antica Hersfeld.
      Il fiume principale del bacino superiore del Weser che con-serva la forma più antica del nome, la Werra (Wiraha), traversa l’Assia soltanto nel suo corso superiore; scorre prima a sud delle montagne della Turingia nei ducati sassoni di Coburgo-Gotha e di Meiningen. Hildburghausen, presso la foce del fiume, è una di quelle piccole città della Germania dove si trova con meraviglia un vasto «istituto bibliografico» e dove si pubblicano opere importanti, soprattutto per la storia e per la descrizione della terra. Meningen, capitale di uno dei ducati ernestini, così chiamati dell’antenato della famiglia, Ernesto il Pio, ha palazzo, collezioni artistiche e parco, ma è meno importante della sua vicina Suhl, città prussiana, in piena montagna, non lungi dalle vette del Thüringerwald. Suhl, circondata da miniere di ferro, era altra volta denominata «l’Arsenale della Germania:» nel secolo XVI e XVII, quasi tutti i cavalieri della regione danubiana vi comperavano le loro corazze, e durante la guerra dei Sette Anni forniva di spade e di sciabole i due avversarî, la Prussia e l’Austria.