Ai nostri giorni la sua popolazione aumenta di anno in anno; nondimeno dentro l’antica cinta murata si trovano ancora vasti spazî deserti.
      Nell’interno, Erfurt ha lo stesso aspetto dei secoli passati; sul terrazzo, che domina ad occidente i quartieri della città vecchia la cattedrale ed un’altra chiesa dell’epoca gotica, sono rimaste quali erano nel medio-evo e formano insieme un quadro molto pittoresco. Erfurt è circondata da orti ammirabilmente irrigati dai canali della Gerra ed è assai produttiva; le sue coltivazioni di crescioni, incominciate da Cristiano Reichardt nel secolo XVIII, servirono di modello a quelle della Germania e della Francia e i suoi giardinieri spediscono sementi di legumi e di piante medicinali e ornamentali in tutto il mondo. La distruzione dei bastioni consentì di aumentare ancora di più quest’industria e basti il dire che in questi ultimi anni si esportarono più di 5 milioni di piante di soli garofani.
      Al sud, la città di Arnstadt, che si trova pure sul corso della Gerra e possiede una bellissima chiesa dell’epoca intermedia, è il luogo più popoloso del principato di Schwarzburg-Sondershausen; molti stranieri vi sono attirati dai bagni salini e dalle bellezze dei dintorni. Più ad occidente, in una valle laterale si trova l’industriosa città di Ohrdruf (Sassonia-Coburg-Gotha) ma i gruppi di popolazione più importanti del paese si trovano ai piedi della montagna, nel bacino bagnato dall’Unstrutt. Era impossibile che non sorgesse una città accanto alla copiosa sorgente che scaturisce alle falde della montagna nel bacino superiore dell’Unstrutt; l’acqua mette subito in movimento parecchi mulini, prime officine, intorno alle quali si stabilirono successivamente le case e le chiese di Mühlhausen (case dei mulini); adesso questa città prussiana, al pari della sua omonima di Alsazia, è un centro d’industria attivissimo per la filatura dei cotoni e per la fabbricazione degli oggetti di tutte le specie dagli aghi sino alle macchine.