Quasi 40 anni dopo si trovò il prolungamento di questa strada di tavole in Germania dall’altra parte dell’Ems, e dopo quel tempo se ne rinvennero tracce in vari luoghi sopra una lunghezza di circa 150 chilometri sino alle rive del lago di Steinhuder, dove fu combattuta, dicesi, la battaglia di Idistavisus fra Germanico ed Arminio. Alcune trincee di ferrovie e di canali diedero modo di disegnare questa strada costruita in legno di quercia, larga in media 3 metri e lunghesso la quale correvano fossi oggi colmati dalle torbe. Il «ponte lungo» delle paludi dell’Ems era interamente simile ai plankroads che gli Americani del Nord costruiscono sulle praterie paludose nelle Caroline, nella Georgia e nella Luisiana.(3) Forse non a torto si attribuisce ai Romani la costruzione di questa strada, molto più solida dei batten o batterien, costruiti ai nostri giorni dagli abitanti del paese. Dopo il passaggio dei conquistatori, nelle paludi dell’Ems, la torba si sarebbe innalzata di un metro.
Ad oriente dell’Ems, nessuna torbiera eguaglia per l’estensione il Burtanger Moor, ma ve ne ha ancora parecchie che coprono migliaia di ettari di superficie senza interruzione, ed il Saterland, il paese di Arenberg, occupano nell’Oldenburgo e nell’Annover una gran parte dello spazio triangolare formato dal corso dell’Ems e della Leda, e sono molto più vasti di parecchi principati della Germania. Ad est del Weser, il fiume di Hamme, che va a raggiungere la Wumme al di sopra di Vegesack, attraversa una di queste regioni palustri, certo tra le più notevoli d’Europa, perchè la massa spugnosa del suolo, sebbene già conquistata dai coltivatori, fluttua ancora in parecchi luoghi alla superficie delle acque.
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