184. -- LA PORTA VESTFALICA.
Annover, poco fa capitale del regno ed ora semplice capo-luogo di provincia, non ha il vantaggio di essere situata sul fiume che attraversa il suo territorio; è irrigata soltanto dalla Leine, piccolo affluente tortuoso del Weser; il suo nome che significa «Alta Riva» lo deve alla posizione dei suoi primi edifici su di un argine elevato che contorna il fiume. Menzionata per la prima volta nel dodicesimo secolo, Annover si è rapidamente ingrandita, come avrebbe fatto qualunque altra città della pianura, qualora un sovrano l’avesse scelta per stabilirvi la sua residenza; e le strade che ora conducono ad essa, le assicurano uno sviluppo sempre più considerevole. La città vecchia è già un quartiere di ben poca superficie rispetto alla città nuova; inoltre, vasti sobborghi si estendono lungo le strade e soprattutto all’ovest, dall’altra parte del braccio della Leine chiamato Ihme: colà appunto si è eretto, al piede della collina detta Lindnerberg, il quartiere di Linden, costituito in comune
HILDESHEIM. -- LA CASA DEI MACELLAI.
Disegno di Barclay, da una fotografia.
distinto. Le vie di Annover sono fra le più sontuose delle città alemanne; le antiche fortificazioni sono state abbattute per far luogo a passeggi ed a viali ombrosi; erbe, cespugli di arbusti e di fiori si succedono al nord-ovest della città fino al castello di Herrenhausen, la Versailles degli antichi sovrani del paese. Annover, città reale, non poteva a meno di avere un bel teatro, un museo e collezioni d’antichità; possiede pure una biblioteca di 150,000 volumi, e alcune delle sue scuole, principalmente la scuola politecnica frequentata da oltre 600 allievi, sono fra le più importanti della Germania del Nord.
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