(2) La «pietra degli Svedesi» (Schwedenstein), la quale si vede sul campo di battaglia di Lützen, è uno di questi frammenti di granito portati dalla Svezia dai ghiacci galleggianti. All’uscita delle valli dell’Erzgebirge si notano pure traccie di morene. In Sassonia si vedono pure gli ultimi dolmen dell’Europa centrale nella direzione dell’est e del sud; al di là, bisogna andare fino in Crimea per ritrovare di questi antichi monumenti funerari religiosi.(3)
SVIZZERA DELL’ELBA. -- LA PREBISCH-KÖGEL.
Disegno di Th. Weber, da una fotografia dei signori Levy e C.
Sebbene il declivio generale dell’Erzgebirge sia regolarissimo e dolcissimo nella direzione del nord, nondimeno i ruscelli ed i fiumi che discendono dalle vette hanno profondamente intaccato il suolo in maniera da formare valli pittoresche: alti dirupi che contrastano coi fondi uniti delle praterie, farebbero credere di essere in un paese di grandi montagne. Verso la parte orientale della giogaia, là dove l’Elba esce dal bacino della Boemia, le rocce di grès, di cui si compongono gli strati di pietra, si sono disgregate, sotto l’azione delle acque e delle intemperie, in massi di una meravigliosa regolarità. Al disopra dell’Elba e dei piccoli torrenti suoi tributarî, i dirupi si ergono a forma di pareti verticali di apparenza architettonica, con torri sporgenti, terrapieni a scaglioni e rilievi simili ai merli di un muro. Qui un promontorio, unito al poggio da un istmo angusto, si avanza fra due voragini come una muraglia ciclopica.
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