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      Le pietre sono qua e là ammucchiate in forma di piramidi, e se ne vede un gran numero nella penisola dí Samland, alcune dell’altezza di 12 e 15 metri. Ciascuno di questi mucchi di pietre fu evidentemente formato dalla fusione di una sola montagna di ghiaccio; la massa incagliata in qualche bassofondo, a poco a poco disparve lasciando al suo posto gli avanzi di cui era caricata. Alcuni banchi di ghiaccio non contenevano mucchi di pietre, ma solo un enorme masso, frammento di qualche promontorio crollato. Tale è «la Grossa pietra,» roccia di gneiss che si vede a Gross-Tychow nella Pomerania vicino a Belgard, e la cui massa esterna ha alla base non meno di 13 metri di lunghezza su 10 di larghezza e più di 4 di altezza. Ma sono soprattutto i grandi massi importati che, come tolti dalle cave, spariscono più rapidamente a danno del pittoresco. La ricerca di questi massi, preziosi come materiale da costruzione, è così importante, che ha dato origine ad una industria speciale, quella dei pescatori di pietre (Steinzanger) che ritirano i massi erratici sparsi nel fondo dell’acqua. Questi pescatori che sono in generale di una forza erculea, armati di lunghe tenaglie, pigliano, sia nelle acque chiuse come al largo del mare, le grosse pietre che poi vendono ai costruttori di dighe e di scogliere. Questo mestiere è pericolosissimo: quando si leva il vento i pescatori sono obbligliati a rifugiarsi nel porto colle loro pesanti barche.(5)
      Questi frammenti dei monti scandinavi, graniti, gneiss, porfidi e calcari siluriani, si riscontrano non solo nelle vicinanze delle coste baltiche, ma ancora in tutta l’estensione della grande pianura.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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