Duecento anni fa una piccola parte dell’acqua delle Vistola penetrava ancora nell’Oder superiore. Quando seguono grandi inondazioni la Vistola si unisce, al disotto di Varsavia, al fiume Ner affluente della Warthe; questa a sua volta inviava una parte delle sue acque per mezzo delle paludi dell’Obra ora prosciugate all’Oder superiore; una volta il labirinto di acque non interrotte si prolungava dalla Sprea fino all’Elba per lo Havel e l’Elba.(18)
La natura non favorisce punto gli ingegneri che lavorano a dar maggior valore ai fiumi come vie commerciali, tanto col togliere i banchi, quanto col formare canali di navigazione. Il geografo Berghaus (19) ha constatato da lungo tempo che i fiumi della Germania hanno veduto scemare, durante gli ultimi 150 anni, l’abbondanza di loro acque, e sebbene le sue conclusioni sieno state combattute da diversi metereologi, pure le più recenti osservazioni tendono a confermarle: l’Elba, l’Oder, la Vistola, come pure il Danubio, il Reno ed il Weser, hanno diminuito. La distruzione delle foreste, i terreni ognor più vasti messi a coltura, i nuovi canali di navigazione e di irrigazione, la quantità sempre più considerevole d’acqua impiegata nella città e nelle fabbriche e forse anche la minore quantità di pioggie sono le maggiori cause di questa diminuzione, perchè le differenze di portata rappresentano una proporzione notevolissima delle acque fluviali. È vero che le piene straordinarie sono più alte e disastrose, ma questo temporaneo aumento è più che compensato dall’abbassamento delle magre e delle acque ordinarie.
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