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      Fino dal 1832, il Vecchio Oder è stato completamente separato, nella parte superiore, dalla corrente che lo alimentava, ed ora non è più che un semplice affluente del basso Oder, cangiato in un canale d’irrigazione per i terreni della vallata. La Warthe o Warte (Warta), principale tributario dell’Oder, percorre egualmente un bruch o palude lunga 75 chilometri e larga dai 12 ai 15, nella quale le sue acque si ramificano in canali erranti. Anche Federico II fece regolare il corso del fiume in questo territorio inondato e lo rigettò nell’Elba a valle di Küstrin, allo scopo che le acque sovvrabbondanti scolassero dalla parte meridionale della palude; ma questa provincia interna colla quale il conquistatore voleva accrescere il suo regno, non è ancora annessa definitivamente, e sovente le inondazioni la coprirono di nuovo, danneggiando le campagne lungo le rive. Le acque dell’Oder sono quasi abbandonate perchè la parte superiore del fiume è una via di navigazione assai malagevole per la ineguaglianza del fondo e la portata del fiume. Anche fra Glogau e Francoforte, i battelli possono viaggiare con pieno carico soltanto per quarantadue giorni dell’anno; per quasi tre mesi, il commercio è completamente impedito, tanto in causa dei ghiacci che per le grandi piene. Malgrado tutti gli sforzi degli ingegneri e l’appoggio che loro diede lo Stato, non fu ancora possibile ottenere una via di navigazione di vera importanza economica, fino al bacino carbonifero dell’alta Slesia.(23) Il movimento commerciale dell’Oder rappresenta appena la decima parte del traffico dell’Elba.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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