Anche lo Haff manca di una sufficiente profondità, e si sta lavorando a scavare un canale di circa 7 metri, il quale da Käseburg, sopra la Swine, andrà direttamente a comunicare coll’Oder.
La Vistola, (la Weichsel dei Tedeschi, la Wisla dei Polacchi) come gli altri due fiumi è contornata da paludi che si vanno mano mano riducendo mediante arginature. I nuovi terreni restano nondimeno continuamente minacciati, non solo dalle ordinarie inondazioni che possono far cedere le dighe, ma ben anco pel repentino squagliarsi dei ghiacci d’inverno. La Vistola, fra tutti i fiumi dell’Europa centrale è il più spaventevole pel trasporto di massi di ghiaccio. Nello sgelamento del 1855, il più terribile del secolo, la piena aprì più di trenta breccie negli argini laterali e furono inondate quasi tutte le basse campagne delle sue rive. Siccome il fiume scorre dal sud al nord, cioè verso latitudini più fredde della sua origine, i ghiacci spezzati al disopra della corrente incontrano al basso massi ancora resistenti, si urtano, si ammucchiano, trattengono le acque come una diga e poi nell’istante in cui cede il ghiaccio inferiore, si precipitano distruggendo le rive che si trovano nel loro passaggio. Bisognò armare il ponte di Dirschau che traversa li fiume nella regione del delta, con enormi spezzaghiacci di particolare costruzione.
La Vistola, limite naturale fra la pianura germanica e la pianura slava, separa nella parte inferiore del suo corso, regioni di aspetto differente. All’ovest si estendono terreni magri e sabbiosi coi loro boschi di pini; all’est, campagne più fertili, meglio irrigate e coperte da foreste ove si mescolano prodotti di natura diversa.
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