Infine, quasi a contrastare l’insieme ritmico dei due cordoni litorali della Vistola e del Memel, una lingua di sabbia si stacca dal litorale cassubiano al nord di Danzica, e si spinge per circa 30 chilometri nel Baltico, presentando all’alto mare la sua riva convessa, probabilmente perchè il risucchio delle onde da prima spinte nel golfo, ha fatto piegare la penisola verso il largo. Queste striscie della riva baltica, simili ai lidi delle lagune veneziane e alle spiagge esteriori degli stagni del Mediterraneo francese, sono conosciute in Germania col nome di nehrungen, voce del luogo, che altre volte si applicava a tutte le terre basse (niederungen), e soprattutto alle spiagge di melma o di sabbia.
La Frische Nehrung è ora attraversata da un solo canale, quello di Pillau, il quale si apre quasi dirimpetto alle bocche del Pregel e di Königsberg, ma la breccia ha spesso cangiato di posto: al cominciar del quattordicesimo secolo, il passaggio trovavasi al nord delle foci della Nogat, a Vogelsang, in seguito si aprì a Lochstädt all’origine settentrionale della Nehrung e una tempesta nel 1393 avendolo insabbiato, si formò una nuova uscita verso la metà della striscia di terra, a Rosenberg; ma la popolazione di Danzica per conservare il suo monopolio commerciale, minacciato dai trafficanti di Elbing, nel 1455 chiuse il canale, calando a fondo cinque navigli; lo stesso anno un altro canale si aprì un poco più al nord presso Balga e i marinai di Danzica nel 1510 lo otturarono nello stesso modo.
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