(26) Allora le acque cercarono una uscita per la breccia del Pillau, che si spostò anche questa più volte; ma i grandi lavori idraulici l’hanno ormai consolidata. Le dune che sorgono sulla Frische Nehrung erano nell’ultimo secolo coperte da grandi selve le quali tentarono l’avidità del re Federico-Guglielmo I; egli le fece abbattere, ma l’arena tosto divenuta libera si spinse verso lo Haff, coprì più villaggi ed ostruì i porti;(27) a gran pena si poterono ristabilire le dune con piantagioni di pini e di giunchi a radici orizzontali.
Lo Haff di Curlandia è il golfo interno più spazioso della costa prussiana, ed ha tuttavia una estensione di circa 1,620 chilometri quadrati, quantunque il delta del Memel, estendendosi di continuo sulle sue acque, non abbia meno di 1,430 chilometri di superficie. La Kurische Nehrung o «Punta di Curlandia» che separa la laguna e l’alto mare, è il cordone litorale più lungo dei margini del Baltico, quello le cui dune sono più alte; in media le loro vette si innalzano dai 30 ai 50 metri, ed anche vicino a Nidden, cioè verso il centro della striscia di terra, se ne vede una di 62 metri, che in Europa è solamente inferiore alle dune delle lande francesi.(28) Al cominciare dell’ultimo secolo la Kurische Nehrung era ancora coperta di foreste, le dune fissate dalle radici degli alberi restavamo immobili alle spinte del vento; e fiorenti villaggi, circondati da terre coltivate, ben riparate dall’orlo della laguna d’acqua dolce, occupavano l’uscita delle valli.
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