In altri tempi i cercatori di ambra si limitavano a frugare superficialmente la spiaggia, od anche si accontentavano di aspettare che le burrasche rigettassero i piccoli frammenti di resina sulla costa; adesso le ricerche si fanno in maniera più completa. Nel 1872 si cominciò con grande successo a scavare con potenti lavori di mine la «terra azzurra», dove l’ambra si ritrova quasi sempre; si ebbe pure il pensiero di andare a cercare l’ambra gialla nelle onde stesse degli Haff. Nel 1864 due pescatori si misero a pulire i fondi dello Haff di Curlandia vicino al villaggio di Schwarzort. Dopo lunghe ricerche scoprirono un giacimento ricchissimo: fu applicato il vapore a rimuovere i fondi, a cribiare le melme, ed i poveri pescatori, diventarono potenti capitalisti, che pagano allo stato 300 mila franchi all’anno pel diritto di escavazione. Essi scavano colle draghe la sabbia ed il fango fino a 6 metri di profondità per ritrarne l’ambra sempre mischiata a piccoli frammenti di legno (Sprock). I pezzi scelti che si distinguono, sia per la loro dimensione o purezza, sia per gli insetti o fogliami di specie scomparse, che conservano entro la loro massa trasparente, si pagano carissimi, come le perle e le pietre preziose;(31) fino ad ora si trovarono nell’ambra 1,200 specie di oggetti diversi, minerali, vegetali ed animali. La parte della costa più ricca «la spiaggia dell’ambra» propriamente detta, è il Brüster Ort, il promontorio più avanzato del Samland.
Gli scavi compiuti hanno fatto scoprire le antiche foreste, la cui resina conservata nel terreno è divenuta ambra, ed i botanici hanno riconosciuto in questi avanzi vegetali i resti di trentadue specie di conifere, e in pari tempo, quelle di altre piante che ombreggiavano il suolo nell’epoca eocenica.
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