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199. -- IL DARSS E LE LAGUNE DI BARTH.
Sulle coste della Pomerania, fra lo Haff di Stettino e quello di Danzica, sono numerosissimi gli stagni di diverse grandezze, separati dal mare da piccole strisce di sabbia, e le invasioni del Baltico, cagionate, a quanto si crede, dall’abbassamento della spiaggia, sono state frequenti. Il cordone litorale che limita al nord il lago Jamund, in vicinanza di Köslin, al principio del quattordicesimo secolo, era una larga zona di terreno coperta di foreste e praterie, mentre oggidì non è che una stretta spiaggia, sulla quale il mare, durante le tempeste, getta i tronchi d’alberi strappati ai terreni vicini. Il lago, altre volte abbastanza profondo, per servire di porto, è stato più volte invaso dalle acque marine e riempito in parte dalle sabbie; il villaggio di Neist, distrutto dalle onde dovette essere ricostruito più dentro terra. Regamünde, l’antico porto di Treptow, divenne pure preda del mare; verso la fine dell’ultimo secolo se ne vedevano ancora alcuni avanzi al disotto della superficie delle acque. A gran pena finalmente si potè, a forza di dighe e di gabbioni di difesa, proteggere contro l’inondazione una parte della città di Kolberg alla foce della Persante. Vicino a questa città, le sabbie del litorale, che contengono molte particelle ferruginose, quando la superficie è asciutta e un urto le scuote, danno un suono musicale:(38) è un fenomeno analogo a quello che è stato osservato nelle Lande Francesi, sui declivî del Sinai ed in altri paesi.
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