Il nutrimento dei Masuri consiste soprattutto in patate; ma, doloroso il dirlo, enormi quantità di questo prodotto servono pure alla fabbricazione dell’acquavite, e l’ubbriachezza è un vizio generale: gli stessi fanciulli lattanti vengono addormentati mediante un sorso di vodka, ed un cibo delicatissimo d’ogni tavola, è una mistura di miele ed acquavite bollente (krupnik) che viene mangiata come confettura.
A fianco dei Masuri, sulle rive del gran lago di Spirding, nella vicinanza della tetra foresta di Johannisburg, che va a raggiungere, oltre la frontiera polacca, i boschi di Ostroleka, vivono pure alcuni Russi cacciati dai loro paesi per motivi di religione. Sono raskolniks della setta dei Filipponi o seguaci del vescovo Filippo, gli stessi che si trovano nella Rumania sotto il nome di Lippovani, abbreviazione di Filippovani; si chiamavano anche «Uccisori» o «Bruciatori» benchè fossero i più pacifici e considerassero, anzi, come delitto il portare le armi. La Polonia era stata il loro primo rifugio, ma nuovamente perseguitati, domandarono asilo alla Prussia, la quale li accolse volentieri, perchè popolassero e mettessero in coltivazione le regioni quasi deserte del circolo di Sensburg. I Filipponi, infatti, cangiarono in ricche campagne quei luoghi incolti, fondarono belli e ricchi villaggi, mentre il governo prussiano, sordo ai loro lamenti, imponeva loro il servizio militare dal quale fino allora si erano astenuti.
La più slava fra le due rive della bassa Vistola, dal punto di vista etnologico, è la occidentale; ivi si trovano le terre meno fertili, che vennero lasciate ai Polacchi; ma la campagna più feconda della riva orientale e soprattutto la regione alluvionale, coltivata fra la Vistola e la Nogat, fu in gran parte conquista agricola dei coloni Tedeschi, i cui discendenti l’occupano ancora.
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