Al sud del Kurische Haff la diocesi di Ermeland (Warmia), i cui vescovi possedevano privilegi reali, compresi quelli di coniare monete e pronunciare sentenze di morte, non cessò punto di essere paese germanico, solo i Mazovi, che popolano le alture dei laghi, hanno un poco guadagnato nella pianura. Nella Prussia orientale, propriamente detta, lasciata in feudo ai cavalieri dell’ordine, i Polacchi non occupano che uno stretto lembo di terra. Dopo le guerre e le pestilenze, per colmarne i vuoti, si chiamarono dall’ovest genti alemanne, e così la popolazione essenzialmente tedesca della contrada, si mantiene intatta, fra i Polacchi ed i Lituani. Per una singolare coincidenza si trova anche che i coloni sono stati così numerosi in certi distretti della regione da formare isole intieramente tedesche, nel mezzo di un paese appartenente al dominio del platt deutsch. Uno di questi distretti, abitato in parte da discendenti di protestanti salisburghesi venuti nel 1732, si trova sulla stessa frontiera del paese dei Mazovi: in un altro distretto, vicino alla Vistola, si riconoscono a prima vista i figli di Svevia chiamati da Federico il Grande; i loro capelli neri, gli occhi oscuri, la statura quasi snella, li distinguono dagli altri abitanti; essi hanno più iniziativa, più assiduità al lavoro, ma sono anche più superstiziosi.(43)
La parte settentrionale della regione polacca che limita all’oriente il delta della Vistola, è conosciuta sotto il nome di Cassubia (Kassubien) dal nome degli Slavi che l’abitano.
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