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      Federico stesso ne introdusse altri 300,000, e nel 1786 la popolazione prussiana contava quasi un terzo di stranieri o loro discendenti. Si vede quali tesori di forze si erano così accumulati a vantaggio della monarchia conquistatrice. Anche ai nostri giorni l’influenza di queste famiglie è considerevole, ma, giova dirlo, esse fanno pompa in grande maggioranza del loro patriottismo tedesco; alcuni hanno anche creduto cosa dignitosa rinnegare il nome lasciato loro dai padri.
      Una razza non ariana, già fieramente perseguitata, ha preso in questi ultimi tempi un’influenza crescente sui destini della Germania del Nord: la razza ebrea. L’importanza degli israeliti è ben più grande non faccia supporre il loro scarso numero; essi non formano gruppi compatti, tranne che nella Posnania e nelle grandi città. In tutti i paesi d’Europa, l’intelligenza degli Ebrei, le loro varie attitudini, la loro conoscenza negli affari e il loro spirito di solidarietà, dànno alla razza semitica una importanza sociale proporzionatamente superiore a quella degli Ariani, ma in nessuna parte sono così attivi come in Prussia. Non solo gli amministratori delle finanze tedesche sono per la maggior parte israeliti, ma essi occupano anche i primi posti nelle scienze, nelle arti e nella letteratura; alla razza loro appartengono pure in grande maggioranza, attori, cantanti, compositori e poeti, e finalmente il giornalismo stesso è in gran parte nelle loro mani, e nella stampa berlinese sono essi soprattutto che rappresentano e dirigono le diverse opinioni dei partiti.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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