La densità della popolazione si è accresciuta con gran danno della salute pubblica, ed i giardini sono scomparsi: mentre nel 1860 il numero medio dei locatari era di 45 per casa, nel 1875 era invece di 58. Dodici mila cantine sono abitate da circa 100,000 Berlinesi, fra i quali la mortalità è proporzionatamente considerevolissima. Il va e vieni continuo di persone non maritate, la miseria e le oscillazioni della fortuna hanno per conseguenza una spaventevole demoralizzazione.(57)
Berlino non ha, nell’interno, prospettive grandiose che compensino un poco la monotonia delle pianure circostanti. La Sprea dove entra in città, è un fiume assai largo, che ha in media 250 metri da riva a riva; ma scemato nel suo corso da canali di navigazione, si restringe a poco a poco, e si divide poi in due rami che traversano l’antica città, formando dei fossati che facevano altre volte il giro dei bastioni: quando le acque rientrano in un letto comune, la Sprea non è più che una fogna. I terreni che la circondano sono in gran parte molli, acquitrinosi, e, qua e là, formati da miriadi di infusorî; si dovette consolidarli con numerosi pali per sostenere le costruzioni.
BERLINO. -- PIAZZA DEI GENDARMI.
Disegno di A. Deroy, da una fotografia del signor Wiliams.
I principali edifici sorgono nel centro di Berlino, nel quartiere insulare che costituiva l’antica città, e ai due lati del bel viale Unter den Linden (sotto i Tigli), che conduce dalla piazza del castello al parco occidentale chiamato Thiergarten.
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