Neusalz e Grünberg, ricche di vigneti che producono un liquore celebre per la sua potenza, sono le ultime città silesiane delle rive dell’Oder; Zullichau e Schwiebus, situate nelle valli laterali, e Crossen (Krosno), fabbricata sull’Oder, sono già nella provincia di Brandeburgo: ma il Bober, che a Crossen si getta nell’Oder e la Neisse occidentale che raggiunge il fiume a qualche distanza a valle, traversano nei loro corsi un gran numero di città ancora appartenenti alla Slesia. La pittoresca Landshut, Hirschherg celebre per le sue fabbriche di tappeti «turchi» che si esportano persino in America, Warmbrunn, città di bagni, di dove si sale alle cime dei Riesengebirge, Löwenberg, Bunzlau, Sprottau, circondata da villaggi di cui ciascuno non è che una lunga contrada e Sagan (Zegan) si succedono nella valle del Bober; Lauban è sopra uno dei suoi affluenti; Görlitz (in slavo Solerz) è sulla Neisse: questa città che rinchiude un quartiere vendo, è la seconda della Slesia per il numero degli abitanti; come Liegnitz, ha il vantaggio di trovarsi sulla via naturale che corre lunghesso le falde dei monti, dalla Polonia alla Turingia, e precisamente dove questa via è traversata dalla depressione che all’ovest dei Reisengebirge riunisce la pianura dell’Oder a quella dell’Elba superiore: una città importante doveva nascere in questo punto d’incrociamento. Görlitz è la patria del mistico Giacobbe Böhme. Nei dintorni si vedono gli avanzi di antichi fortini, di cinte circolari e molte «tombe di Unni.