Caterina II nacque nel castello che forma uno dei lati della gran piazza.
Come città di industrie, Stettino occupa uno dei primi posti in Germania: ha cantieri di costruzione, fabbriche di locomotive e macchine di ogni specie: vi si fabbricano cementi, stoviglie, stufe, stearina, sapone e zucchero di barbabietola; si distillano spiriti, si fabbrica la birra e si macinano grani in quantità immense. I bastimenti che non pescano più di 5 metri, possono rimontare fino a Stettino, deporre le loro derrate nei magazzini e prendere nuovi carichi alla spiaggia. I battelli a vapore destinati ai porti del Baltico, ad alcuni porti inglesi ed anche di New-Jork, partono dalle scogliere della città, ma i navigli più grandi devono fermarsi a Swinemünde, che è l’avamporto di Stettino e la sua principale stazione di bagni. Le due città di Wollin e Kammin, sul Dievenow, emissario orientale del Grosse Haff, possono essere considerate pure come piccoli porti avanzati di Stettino. Wollin (Wolin o Julin) è l’antica Vineta o «città dei Vendi,» che il cronista Adamo di Brema nell’ultima metà dell’undicesimo secolo, chiamava «veramente la più grande di tutte le città dell’Europa.» Qualunque sia il suo vero grado, le traccie di cinte e di costruzioni diverse mostrano, che Wollin occupò già una superficie trenta volte maggiore: si sono trovate anche monete arabe in grande quantità.(86)
All’est di Stettino, alcuni fiumi gettano le loro acque nel Grosse Haff; uno d’essi irriga le campagne di Pyritz, ricche di grani, un altro bagna Stargard, che fece altra volta parte della Lega anseatica, e Gollnow dove possono risalire i piroscafi.
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