Di quell’epoca di gloria ha conservato ancora, in varî quartieri, numerosi edificî che le danno un aspetto bizzarro; alcune chiese, un palazzo municipale sormontato da una torre, la borsa e alte case accuminate ornate di sculture. Filippo Cluvier, uno dei padri della geografia storica, il fisico Fahrenheit, il filosofo Schopenhauer, sono nati a Danzica.
Una delle isole della città circondata dai corsi della lenta Mottlau, che fuori delle fortificazioni si getta nella Vistola, è piena di granai, da 6 a 7 piani: in quelle alte case trovasi una gran parte della fortuna di Danzica. Un tempo, per paura, degli incendî, non restavano nell’isola durante la notte, nè sorveglianti, nè lavoratori: nessuna lampada vi si accendeva: i ponti del Mottlau erano sbarrati, e cani di guardia erravano liberamente intorno ai granai. Il commercio dei cereali fu in ogni tempo la prima sorgente di ricchezza per gli abitanti di Danzica. Da diversi fiumi navigabili del bacino della Vistola tedesca, polacca e galiziana, discendono battelli carichi di grano, che alle volte impiegano perfino mesi intieri a seguire la corrente; durante le estati calde ed umide, i grani dello strato superficiale germogliano e danno ai battelli l’aspetto di praterie galleggianti. Arrivati in porto gli equipaggi tedeschi, polacchi o ruteni di quelle flottiglie, gettano nel fiume i grani avariati, scaricano i loro battelli, li fanno a pezzi come legna vecchia e quindi, a piedi, se ne ritornano in patria.(87) Ma questo genere di trasporto è destinato presto o tardi a sparire; i battelli a vapore e le ferrovie che sostituiscono le antiche chiatte, portano i grani in migliore stato.
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