Gli ornamenti del palazzo sono di stili i più variati, avendovi collaborato architetti venuti da tutte le parti della Germania; l’aspetto generale è nondimeno dei più armoniosi. Si dovette d’altronde ricostruire quasi tutto l’interno dell’edificio che era stato sfigurato e danneggiato in tutte le maniere, specialmente durante il primo periodo dell’occupazione prussiana del 1772 al 1804.(91) Marienburg possiede un altro monumento imponente, il superbo ponte della ferrovia a due arcate che passa sulla Nogat.
Elbing, l’antica Truso, è una città puramente tedesca; fondata nel 1257 in mezzo alle tribù slave e borussiane, ebbe i primi abitanti da Lubecca e da Meissen, e due secoli più tardi, divenuta una piccola repubblica sotto il protettorato della Polonia, ebbe l’ardire di dirsi rivale di Danzica. Essa occupa di fatto un posto analogo a quello di Danzica: come la città cui fu spesso nemica, è situata ad uno degli angoli inferiori della pianura alluvionale, non sulle acque stesse della Vistola, ma su di un fiume laterale, che porta il suo medesimo nome; sfortunatamente la poca profondità del suo porto non le permette più di lottare con Danzica pel commercio marittimo, ha dovuto quindi darsi all’industria che oggidì è ricca di numerosi opifici. Elbing, è il mercato naturale di tutta la regione dei laghi che si estende al sud-est verso Osterode, traversata da canali utilissimi per il taglio dei legnami. Al sud di Osterode, vicino al villaggio di Tannenberg, ebbe luogo nel 1410 la battaglia decisiva ove si infranse la potenza dei cavalieri Teutonici schiacciati dai Po-lacchi, dai Lituani e dai Russi di Tchernigov e di Smolensko, comandati dal re Jagiello, lasciarono sul campo dell’eccidio, il loro grande maestro, con 600 fra cavalieri e scudieri e 40,000 soldati.
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