Ma fra tutti questi corsi d’acqua paralleli che discendono verso il golfo Frisone, il solo Eider ha una qualche importanza per le dimensioni del suo bacino e la quantità della sua massa liquida. Questo fiume che la marea risale fino a Rendsburg, cioè a più della metà della distanza che separa il mare del Nord dal Baltico, scorre nel fondo della depressione che serve di confine allo Schleswig a mezzodì; il Treene, uno degli affluenti ove penetra pure il flusso, percorre vaste paludi, resto di un antico lago e riceve anche un affluente che nasce a cinque chilometri soltanto da una piccola baia dello Schleswig. Per trasformare lo Schleswig e lo Jyland in una grande isola, è bastato scavare una fossa, il Kograben, fra il golfo e le paludi. Di dietro a questa fossa, un riparo di una quindicina di chilometri di lunghezza formava una seconda linea di difesa: è il celebre Dannewerk, costruito nel nono secolo. Nel 1864 arrestò per qualche tempo i Prussiani.
Il Kograben, non aveva una volta per la Danimarca che un valore di difesa; nondimeno erasi pensato a formare un canale di navigazione fra i due mari. Dal 1390 al 1398, Lubecca apriva già una via di comunicazione fluviale coll’Elba per la Stecknitz e la Delvenau, fiume che si mescola all’Elba al disopra di Lauenburg: questo canale di navigazione esiste tuttora. Durante il secolo seguente, Amburgo e Lubecca si mettevano in diretta comunicazione con un canale che riceveva i corsi dell’Alster, della Beste e della Trave: questo fosso di congiunzione fu riempito nel 1550 dai nemici delle due città. Infine nell’anno 1784, un fiume artificiale si separava dall’alto Eider per discendere di 26 metri verso il golfo di Kiel mediante una grande cateratta.
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