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      Il numero degli stranieri che risiedono in Germania, compresi gli Austriaci e gli Svizzeri di lingua tedesca, è appena il quarto di quelli che vivono in Francia, e nondimeno il paese è ad un tempo più vasto e più popoloso.(10) Si nota quanto sieno pochi i Francesi: in qualche provincia essi mancano completamente ed anche in molte città primarie non si contano che a diecine; sono quasi tutti professori di lingue o scelti operai, specialmente decoratori e pittori ed anche cappellai, parrucchieri e cuochi.
     
      L’emigrazione di milioni di contadini verso le grandi città commerciali e industriali, ha nociuto in qualche regione della Germania ai progressi dell’agricoltura; tuttavia questa parte del lavoro nazionale, preso nel suo assieme, non cessa d’aumentare la sua importanza. Essa non è più l’occupazione dei nove decimi degli abitanti, ma, secondata dalla scienza e dai nuovi processi di coltivazione una popolazione minore della metà fa produrre alla terra messi più abbondanti che in altri tempi. Certe parti della Germania sono assai bene coltivate: si ammirano specialmente le campagne così bene tenute delle rive del Neckar, della pianura badese o della Sassonia; anche in alcune regioni che sembravano destinate a rimanere deserte, si riuscì a rivestire il suolo di una rigogliosa vegetazione.
      Una parte considerevole della pianura del Nord, nell’Annover, nel Mecklenburg, nella Pomerania, nella Marca di Brandeburgo, nella Prussia propriamente detta e nella Posnania si compone di terreni poco fertili per natura.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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