I cavalli del Mecklenburg e dello Schleswig-Holstein furono in ogni tempo apprezzatissimi, e si distinguono infatti per la forza dei muscoli e l’eleganza dei movimenti. Numerose leggende relative al corsiero di Odino, provano che in quelle contrade, il cavallo era considerato come un animale sacro; i cronisti più antichi ci mostrano che fin dalle origini del medio-evo, gli abitanti del paese, per barbari che fossero, avevano stabiliti dei «recinti sacri,» degli schwerin, ove custodivano i loro scelti stalloni. Attualmente, il più grande deposito di cavalli stalloni della Germania è quello di Trakehnen, nel bacino del Memel, non lungi dalla frontiera russa. La Prussia orientale è il paese dei bei cavalli da guerra, e gli abitanti sanno allevarli ammirabilmente. Ai carri dei contadini sono attaccati quattro cavalli vivaci, col pelo lucente che fanno piacere a vederli; una figura di cavallo è scolpita su i comignoli di tutte le case lituane. I contadini della Westfalia, quantunque di razza diversa, seguono la stessa tradizione, e come i Lituani, hanno bellissimi cavalli; meno apprezzati di quelli dell’Annover e dell’Oldenburg, eccellenti però come animali da sella e da corsa.(16)
Le razze bovine tedesche sono meno conosciute all’estero delle equine; eppure ve ne sono di bellissime, specialmente quelle delle Alpi bavaresi e del Voigtland in Sassonia; le piccole vacche di Algau danno un eccellente latte. Anche i montoni appartengono quasi tutti a razze fine: il merino di Spagna ha molto meglio conservato le sue qualità in Turingia, nella Sassonia, in Slesia, nel Mecklenburg, che nel proprio paese.
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