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      Più di 150,000 operai sono impiegati in più di mille officine tedesche ove si lavora il ferro fuso, il ferro o l’acciaio: la produzione totale ha in media un valore da 800 a 850 milioni di lire.(24)
      Coll’annessione dell’Alsazia-Lorena l’impero della Germania ha repentinamente accresciuto di più della metà la sua industria dei cotoni;(25) inoltre la finezza dei fili e dei tessuti che fabbricano gli Alsaziani, gli ha permesso pure di attribuirsi anche la maggior perfezione dei prodotti; ma il repentino cambiamento delle condizioni doganali e delle relazioni commerciali, ha scossa e danneggiata fortemente questa industria. La fabbricazione delle stoffe di lana, quantunque ragguardevole, specialmente a Berlino ed in Slesia, dà luogo ad un movimento d’affari, di metà inferiore a quello dei panni delle manifatture francesi.(26) Anche nell’antica industria nazionale dei tessuti di canape e di lino, la Germania, che aveva da lungo tempo la superiorità sulla Francia,(27) le è ora inferiore, e una lotta accanita continuasi nello stesso paese fra le grandi fabbriche da una parte, e dall’altra i tessitori isolati che possiedono un piccolo telaio e le filatrici della campagna che fanno volgere i loro fusi durante le veglie della sera; non è dubbia la vittoria della grande industria meccanica, ma tattavia la fabbricazione casalinga viene tuttora rappresentata dai tre quinti delle tele tedesche. Le seterie, i cui centri manifatturieri sono Crefeld e Elberfeld-Barmen, hanno molto meno importanza nell’industria tedesca delle stoffe di cotone, di lana, di tela e di canape.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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