La Germania ritardò molto tempo anche la costruzione delle ferrovie. Eccettuate le linee da Norimberga a Fürth e da Dresda a Lipsia, non si occupò da principio che delle strade per le miniere e delle ferrovie di piacere in vicinanza delle città. Ma dalla metà del secolo, e principalmente dopo il 1866, epoca decisiva nella storia della Prussia, la rete ferroviaria si è sviluppata con singolare rapidità. Ora il territorio tedesco è quello, in Europa, le cui ferrovie s’incrociano in più gran numero; anche le Isole Britanniche ne sono superate; nondimeno, ad eguale superficie, e a parità di abitanti, la Germania è sempre inferiore alla Gran Bretagna, al Belgio ed alla Svizzera.(37)
      In generale le strade ferrate sono state di facile costruzione, convenne però costruire ponti di grande lunghezza sul Reno, sul-l’Elba e sulla Vistola, scavare molte gallerie nelle regioni montuose dell’Ansia, della Turingia e del Württemberg ed aprire profonde trincee nei terreni sassosi della Baviera. La rete della Germania, benchè più estesa, non è costata più di quella della Francia, quasi 11 miliardi;(38) i suoi proventi annuali lordi ammontano ad una somma più considerevole, cioè a più di un miliardo.(39) L’industria privata non avrebbe potuto da sola dare alle ferrovie tedesche una simile importanza, ma lo Stato si addossò una gran parte del lavoro, facendo costruire le vie strategiche e le principali linee di commercio internazionale. Verso la metà del secolo, la rete ferroviaria della Germania, cominciata nei diversi piccoli Stati senza unità di concetto, contrastava singolarmente con quella della Francia pel suo disordine e la bizzarria dei suoi tracciati.