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      Lo Stato non è altro che l’insieme della burocrazia colle sue ruote misteriose, colla sua azione secreta, l’intiera gerarchia che va dal re all’ultimo aspirante ad un impiego; ma il popolo, in generale, non è per lo Stato che una massa buona da censire, governare e manipolare in tutti i modi.
      La burocrazia prussiana si distingue fra tutte per unità e disciplina: è un esercito che manovra come nelle riviste che precedono le battaglie. I funzionarî e gli impiegati non sono, come altrove, i primi a biasimare il loro governo, a svelarne le debolezze a mettere in ridicolo i loro capi; essi credono alla loro missione, credono nello Stato di cui sono i servitori e gli interpreti; vedendo che non muta per darsi ora ad uno ora ad un altro partito, essi stessi non cangiano e si affidano a lui con piena confidenza, e si rimettono ad ogni sua decisione; del resto l’opera che loro si domanda è assai seria, e naturalmente sono tanto più fedeli quanto più penoso è il loro cornpito. Non solamente devono sostenere gli esami ordinari che si esigono all’uscire dal ginnasio, ma dopo tre anni di corsi universitari devono subire un primo esame di diritto, poi salire penosamente di tirocinio in tirocinio, di esame in esame, fino alle funzioni amministrative; lo stesso favoritismo non può dare impiego che a quei candidati che se ne resero meritevoli con studî regolari. Una volta accettati, la loro posizione si può dire definitivamente assicurata: essi non possono essere revocati che in seguito al giudizio di una corte disciplinare e dopo respinto il loro appello dal consiglio dei ministri.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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