1,933,000, ecc.
Il commercio della Germania coll’Italia è, dunque, complessivamente, di 144,401,000 marchi, cioè inferiore non solo a quello che la Germania fa colla Russia, (529 milioni), coll’Austria-Ungheria (764), colla Francia (583), colla Gran Bretagna (815), e cogli Stati Uniti (372); ma ancora al commercio della Germania colla Svizzera (336), coll’Olanda (488) e col Belgio (385).
Reddito delle dogane.
Il reddito delle dogane nel 1881-82 fu complessivamente di 429,447,000 marchi; nel 1882-83 di 474,007,000 così suddivisi:
Importazioni 196.986.000 209.358.000
Zucchero di barbabietole 100.375.000 139.793.000
Sale 37.569.000 38.461.000
Tabacco 11.526.000 8.573.000
Acquavite 64.125.000 58.946.000
Luppolo 18.866.000 18.866.000
(Stat. des d. Reichs LIV. L. V. e Jahrbuch, 1883, pag. 90 e seg.)
XII.
CIRCOLAZIONE MONETARIA.
In seguito alle leggi del 4 decembre 1871 e 9 luglio 1873 vennero coniate sino alla fine del 1882 le seguenti monete:
Oro 1.776.067.400 Marchi.
Argento grosso 411.384.500 »
» spezzati 35.717.900 »
Rame e nickel 44.756.300 »
Totale 2.267.926.100 »
Ed essendone state ritirate per 5,876,500, ne restano in circolazione 2,262,049,600, alle quali si devono aggiungere le monete degli Stati prima non uniti all’Impero, e le altre per 1,087,102,800. Secondo il Deutsches Handelsblatt il totale della circolazione alla fine del 1882 ammontava a 2,578,000,000, compresi 152 milioni di biglietti del tesoro dell’impero. A questa cifra si aggiungono 240 milioni di marchi in biglietti della Banca imperiale e 100 milioni delle altre non coperti da valuta metallica, e quindi il totale della circolazione si computa di circa 3 miliardi.
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