Ipsos Germanos indigenas crediderim minimeque aliarum gentium adventibus et hospitiis mixtos, quia nec terra olim sed classibus advehebantur qui mutare sedes quærebant et immensus utra atque sic dixerim adversus Oceanus raris ab orbe nostro navibus aditur. Quis porro, præter periculum horridi et ignoti maris, Asia aut Africa, aut Italia relicta Germaniam peteret, informem terris, asperam cœlo, tristem culto aspectuque, nisi si patria sit?(39)
E fu chi si dette pena di confutare Tacito, come se potesse sospettarsi. Ai suoi tempi la fratellanza constatata di poi, dei popoli indo-europei. Ben si può constatare al contrario, in tempi più vicini a noi, che i Germani vennero dall’Asia in Europa e non sono quindi autoctoni. Appartengono alla razza indo-germanica (detta così pel desiderio dei dotti della nazione che ha avuto maggior parte nello scoprirla, d’introdurre il nome di questa nell’indicazione di un fatto di tanta importanza nella determinazione dell’aggruppamento naturale dei popoli), sanscrita (dal nome del linguaggio letterato), indo-europea o meglio Ariana. Questo è infatti il nome che dava a sè il popolo primitivo, nome che in sanscrito significava, secondo Pictet, buono, fedele, valoroso, signore, il colmo della perfezione; secondo Max Müller, aratori: secondo Gorresio, migratori.
Pare che questi popoli abitassero la Battriana, e che quando il loro numero fu eccessivo, essi, spinti forse da altri popoli, si dovessero scindere; allora si separarono in tribù con dialetti, costumi ed ordinamenti speciali, le quali, giunte in Europa, diedero origine ai popoli indo-europei, Elleni, Romani, Germani, Galli, Iberi e Slavi.
| |
Germanos Oceanus Asia Africa Italia Germaniam Tacito Germani Asia Europa Ariana Pictet Max Müller Gorresio Battriana Europa Elleni Romani Germani Galli Iberi Slavi
|