Incontrando continuamente stranieri, che parlavano con mille accenti diversi dialetti di tutte le origini, i Fenici dovevano essere colpiti specialmente dalla differenza dei suoni, e come raffigurarli, se non adoperando i segni, di cui gli Egiziani si servivano per rendere le idee, del pari che i suoni delle parole corrispondenti? Essi spogliarono i caratteri scelti del loro senso ideografico e li applicarono unicamente a riprodurre la pronunzia delle parole. Così lo spirito si liberò del simbolismo primitivo e la scrittura diveniva la riproduzione pura della parola, per effetto d'una collaborazione inconscia fra i mercanti della Siria e le popolazioni barbare dell'Occidente. Le scoperte geografiche dei Fenici, le loro navigazioni lontane intorno l'Europa e l'Africa, i loro viaggi nell'interno delle terre, lunghesso i fiumi e col trasporto delle navi per terra, l'importazione di metalli, legni, gomme, tessuti, stoviglie, oggetti manufatti d'ogni specie, che gli archeologi hanno poi ritrovati in tanti paesi, prepararono le tribù delle foreste occidentali alla futura civiltà, mettendole in rapporto di scambi le une colle altre. Ad essi soprattutto è dovuta quell'opera di transizione preistorica, senza la cui azione la storia propriamente detta non sarebbe mai cominciata pel mondo europeo; ai popoli civili, che dovevano nascere, essi tramandavano il mezzo che doveva rassicurarli per sempre e far nascere l'umanità dal coas delle nazioni nemiche, la scrittura alfabetica. [5] Ben a ragione l'opera dei Fenici nell'insieme della civiltà è simbolizzata dai viaggi dell'Ercole tirio, conquistatore del mondo.
| |
Fenici Egiziani Siria Occidente Fenici Europa Africa Fenici Ercole
|