Già lacerate dalle lotte intestine, le popolazioni dell'Iran, della Mesopotamia, della Siria, dell'Asia Minore avevano poi da temere i loro vicini del sud e del nord, da una parte gli Arabi, dall'altra i nomadi altai-uraliani di tutte le lingue e di tutte le tribù, Mongoli o Turcomanni. Questi nemici, protetti dalle solitudini, erano invincibili, perchè era impossibile raggiungerli; aspettavano l'occasione propizia, poi si mostravano improvvisamente per radere al suolo le città, distruggere le popolazioni o ridurle in schiavitù. Già parecchie volte, dopo il principio delle età storiche, le civiltà spontanee dell'Asia occidentale sono state periodicamente falciate come l'erba dei prati. Gli antenati dei Turchi, che dominano nelle regioni dell'Asia poste ad ovest dell'Iran, erano nel novero di questi terribili distruttori. E troppo poche sono le tribù, che trovarono in sè stesse tanti elementi di risorgimento da ricostituirsi in nazioni! La massa è rimasta in uno stato di vergognosa servitù ed i vizi si sono attaccati come una lebbra a tutti quei popoli senza libertà.
[Tavola 01.png - BAALBECK. - ROVINE DEI DUE TEMPLI. Disegno di Ph. Benoist, da una fotografia di Bonfils].
Per spiegare l'assottigliamento delle popolazioni dell'Asia, si adduce anche l'esaurimento del paese, che fornisce loro il grano, si pensa se il suolo dell'Asia Anteriore non abbia perduto alla lunga la sua forza nutrice di tante generazioni e se non possa riacquistare la sua virtù prima che passino secoli d'abbandono.
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