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      L'Asiatico non accetterà mai servilmente quello che gli stranieri gl'insegneranno: esso asiatizza tutto quello che tocca [20]; i Greci, ed i Romani impararono un giorno a loro spese che cosa costi vivere in mezzo alle popolazioni orientali. Non fu ad essi che venne affidata la parte di civilizzatori; al contrario essi furono soggiogati dai costumi e dalle religioni del paese in cui vivevano, ed ebbero a farsene propagatori nell'Occidente. Ma oggi i Greci dell'Asia, gli Armeni, i Siri, qualunque sia del resto l'originalità dei loro caratteri nazionali, non sono sempre più trascinati nel movimento scientifico contemporaneo? Essi aggiungono la loro iniziativa a quella dei coloni e dei visitatori stranieri, e così il paese, trasformandosi a poco a poco dalla costa all'interno, entra nella sfera d'attrazione europea. Le applicazioni della scienza si rassomigliano in tutti i paesi del mondo, e quante risorse neglette, quanti tesori non utilizzati possedono ancora quelle regioni! Quante ricchezze avranno a loro disposizione gli eredi di Sidone e di Tiro! Sebbene il paese soffra per la mancanza dell'acqua e ne abbia ancora perduto dai principî della storia scritta, tuttavia molti ruscelli si seccano nel deserto o scorrono inutilmente al mare od all'Eufrate, molti torrenti temporanei si formano nelle montagne senza che canali d'irrigazione od acquedotti ne imprigionino le acque. Le regioni fertili devastate dalla guerra e rimaste senza abitanti si ripopolarono sotto un regime di pace.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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