Certo l'ascendente politico dell'Europa non avrebbe mancato di crescere rapidamente nel mondo orientale, malgrado la caduta di Costantinopoli, se la circumnavigazione dell'Africa e specialmente la scoperta del Nuovo Mondo non avessero fatto deviare la corrente delle imprese e trasferito nelle nazioni della penisola Iberica la preminenza commerciale, che aveva avuto l'Italia: così la rottura d'una diga cambia tutto ad un tratto la direzione delle acque straripate. Le scoperte di Colombo obbligarono, per così dire, l'Europa a fare un voltafaccia, ed i popoli dell'Oriente guadagnarono un respiro di trent'anni nella lotta ereditaria fra continente e continente, cominciata già nei tempi mitici con la spedizione degli Argonauti e la guerra di Troia.
A' dì nostri la pressione dell'Occidente si fa sentire più forte che mai, senza però che il fervore religioso abbia, come nei tempi di Pietro l'Eremita e di Gualtiero Senza Averi, una parte di qualche importanza, nella "questione d'Oriente"; esso non potrebbe essere più che un pretesto. Se le nazioni dell'Europa occidentale avessero il desiderio di conquistare il Santo Sepolcro, basterebbe che lo manifestassero: la sola difficoltà sarebbe quella di designare i custodi, perchè se i musulmani ne restano i padroni o meglio i sorveglianti, è per mantenere la pace, fra gli zelanti, protestanti, cattolici romani e greci, che si disputano il possesso della tomba. Dal punto di vista della conquista, che ha tante volte preceduto, ritardandola, la vera annessione col lavoro e colla comunità degl'interessi, le Potenze europee s'equilibrano abbastanza per impedire che l'una o l'altra fra loro s'aggiudichi una parte troppo grossa dei territori in questione.
| |
Europa Costantinopoli Africa Nuovo Mondo Iberica Italia Colombo Europa Oriente Argonauti Troia Occidente Pietro Eremita Gualtiero Senza Averi Oriente Europa Santo Sepolcro Potenze
|