A nord-ovest dell'Afganistan, fra Merv ed Herat, v'è uno spazio, dove lo spartiacque sparisce quasi per intero, dove nessun ostacolo s'opporrebbe agli eserciti in marcia. Basterebbero alcune giornate di lavoro a poche squadre d'operai per tracciare una strada, che permetterebbe di recarsi in carrozza dal Caspio a Kandahar. [21]Nell'insieme, l'Afganistan si può considerare come una regione di passaggio; è il Roh, paese montuoso menzionato da antichi autori soltanto come la regione compresa fra Turan, Iran e Hind. [22] Continuazione orientale dell'altipiano d'Iran, esso separa i due focolari di civiltà, l'India ed il bacino dell'Eufrate, e la sua importanza principale deriva dalle strade, che riuniscono i due paesi. Le città che vi sorgono, nelle valli fertili, nel mezzo delle oasi, all'ingresso delle gole, sono citate nella storia sopratutto in ragione del loro valore strategico e dei vantaggi che offrono agli eserciti per la conquista o la difesa di territori lontani. Così Herat, Kandahar, Ghazni, Kabul sono spesso indicate col nome di "chiavi" dell'India. "Dall'antichità più remota, diceva nel 1602 lo storiografo d'Akbar, Kabul e Kandahar sono considerate come le porte dell'Indostan: l'una dà l'ingresso dal Turan, l'altra dall'Iran; e, se queste piazze sono ben custodite, il vasto impero dell'India è al riparo dalle invasioni straniere". [23]
[Immagine 007.png - N. 7. - ITINERARI NELL'AFGANISTAN].
Eppure, malgrado le spedizioni di guerra che hanno attraversato così frequentemente il paese, malgrado gli sforzi di numerosi esploratori, alcuni dei quali sono periti nell'opera, come i due Conolly, Lord, Forbes, Burnes, l'Afganistan non è ancora conosciuto bene.
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