I canali d'irrigazione, scavati a destra ed a sinistra del letto maggiore, facilitano i cambiamenti di corso: il fosso, che è diventato il braccio principale dell'Hilmend, viene abbandonato a sua volta dalle acque e sparisce sotto le dune, mentre un altro canale riceve tutta la massa della corrente. Come attestano i racconti degli schiavi e le descrizioni dei viaggiatori, l'idrografia locale è andata continuamente modificandosi dai tempi dell'antichità classica. Le divagazioni dell'Hilmend e gli spostamenti dell'Hamun, che ne sono la conseguenza necessaria, avvengono sopra uno spazio della lunghezza di oltre 150 chilometri e della larghezza di 80 chilometri almeno [68]. È principalmente a valle di Band-i-Kohek, villaggio posto esattamente ad est di Sekoha, capitale del Seistan di Persia, che l'Hilmend ha cambiato frequentemente di corso: nella pianura si ritrovano dappertutto traccie de' suoi antichi letti. Prima del 1830 si gettava ad ovest e formava allora un "hamun" presso la collina di Koh-i-Kwagia; in seguito ad una grande inondazione, abbandonò questo letto per portarsi a nord ed espandersi in lago terminale a 100 chilometri a nord-ovest del bacino precedente [69]. Le piene ed i depositi alluvionali costringono così costantemente i coltivatori a rimaneggiare la rete di canalizzazione. Una volta la diga principale dell'Hilmend, situata presso Rudbar, alla convessità meridionale della gran curva del fiume, gettava le acque in un largo canale che si dirigeva verso occidente per inaffiare tutta la parte della pianura che si stende a mezzodì. Questo canale non esiste più e le potenti basi della diga, formate con enormi mattoni d'un metro quadrato circa [70], sono diventate inutili.
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