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      Nella maggior parte delle tribù, il tipo afgano si distingue per la solidità dello scheletro e la forza della muscolatura: gli uomini sono vigorosi e svelti, camminatori intrepidi, abili lavoratori. Hanno la testa allungata [94], zigomi sporgenti, un naso assai prominente, il labbro inferiore generalmente grosso, sopracciglia folte, la barba e la capigliatura grossolane, quasi sempre nere: il tipo biondo o castagno non si mostra guari fuori dei montanari del Kafiristan, di razza differente. Gli Afgani occidentali, i più vicini alla Persia, hanno una tinta più chiara che quelli delle regioni orientali; sono di colore olivastro, mentre nelle vicinanze dell'Indostan gli Afgani, somigliando ai Ragiputi loro fratelli, sono d'un bruno volgente al nero. Tutti hanno lo sguardo fermo e fiero, indizio del loro coraggio naturale. Confrontati ai Persiani, essi sono rozzi, quasi grossolani, trascurati nell'abbigliamento. In tempo di pace, quando gli uomini non cedono alle passioni malvagie, che sviluppa la guerra, crudeltà, vendetta, astuzia, sete di saccheggio, l'afgano è ospitale, sincero, magnanimo: "Colui, che non apre la porta allo straniero non è afgano", dice il proverbio. Le donne sono in generale assai rispettate e dirigono la casa con intelligenza e fermezza. "Va ad arricchirti nell'India, va a divertirti nel Kashmi, ma prendi moglie nell'Afganistan", dice un proverbio dell'Oriente [95]. Sobrio e discreto, ardente nell'intraprendere, il pukhtun sacrifica volentieri il piacere al lavoro, ma non è corrivo in fatto d'indipendenza come il Persiano o l'Indù; di una rassegnazione assoluta nelle disgrazie che non può evitare, resiste energicamente all'oppressione, fuori però che alla corte, dove prevalgono le usanze capricciose e crudeli del potere assoluto [96]. La maggior parte dei viaggiatori inglesi si lamenta dell'estrema malafede degli Afgani; ma gli Europei che hanno percorso il paese non si sono presentati per lo più da padroni e la loro stessa presenza non era considerata un insulto?


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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