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      [133] Rawlinson pensa che le tradizioni si riferiscano ad una invasione meno importante, di quanto abbia detto Abu'l Fazil; secondo lui, gli Hezareh, stabiliti nel paese dai tempi più remoti, si sarebbero trovati in rapporti coi Persi all'epoca della maggior influenza civilizzatrice dell'Iran [134]. Le numerose rovine di città, che descrivono gl'indigeni, attestano uno stato di civiltà ben superiore a quello che esiste oggi nel paese.
      [Tavola 05-png - TIPI E COSTUMI AFGANI. - GRUPPO DI HEZAREH. Disegno di A. Sirny, da una fotografia del signor Burke].
      Non v'è kheil hezarah, che sia nomade, fuori che a nord del Sefid-koh occidentale [135]. Quelli del sud abitano stabilmente villaggi composti di casette basse, coperte di stoppie e mezzo sepolte nella terra; alcune torri con feritoje sorgono su di una montagnola al di sopra del villaggio e possono servire di rifugio agli abitanti in caso d'attacco improvviso. Pur scegliendo le residenze fisse, gli Hezareh hanno conservato non pochi costumi dei Mongoli loro avi; amano specialmente le corse di cavalli e, come cavalieri, non sono meno abili dei Khalkha delle steppe del Gobi. Benchè abbiano un genio poetico tanto notevole che le dichiarazioni d'amore si fanno generalmente con improvvisazioni in versi [136] gli Hezareh sono però di molto inferiori agli Afgani per civiltà, e di solito i loro vicini di Herat e di Kabul li mettono in ridicolo per causa della loro ingenuità; sono innumerevoli le sciocchezze che attribuiscono loro gli accorti Tagiik.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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