Sul confine del paese degli Hezareh, gl'incroci hanno in qualche punto modificato sensibilmente la razza e s'incontra gran numero di Mongoli colla fisonomia afgana, del pari che Ghilzai coi lineamenti somiglianti a quelli dei Kalmucchi. Le popolazioni di razza incrociata sono le mediatrici, per le quali si fa il commercio degli Afgani cogli Hezareh, del resto semplice movimento di scambi in natura, quasi di nessuna importanza economica. Attualmente gli Hezareh emigrano in folla nell'Indostan, dove lavorano come cantinieri, scavatori di pozzi e terrazzieri; a migliaja sono schiavi di padroni afgani.
La differenza di culto è probabilmente la ragione, per cui si classificano gli Aimak come una nazione a parte, distinta dagli Hezareh. Mentre questi sono sciiti come i Persiani, gli Aimak, - vale a dire le "tribù" per eccellenza, - sono ardenti sunniti come gli Afgani; ma i clan aimak, almeno quelli dell'est, non differiscono dai "Mille" per origine: sono del pari discendenti di Mongoli, ed anzi parecchi kheil, segnatamente una popolazione delle montagne d'Herat, nella quale tutti gli uomini esercitano di padre in figlio la professione del carbonaio, parlano dialetti mongoli. Gli Aimak, la cui tribù principale porta ancora il nome tutto mongolo di Kiptsciak, abitano i pascoli montuosi del Ghur, a sud del paese degli Hezareh, le valli superiori dell'anfiteatro di montagne, che circonda il bacino di Herat, ed i pendii settentrionali del Paropamiso, sul versante turcomanno; inoltre i Taimuri, una delle "quattro tribù" o Tsciahar Aimak [138]. si sono stabiliti ad ovest d'Herat, in pieno territorio persiano.
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